La famiglia che mancava
Si chiama così perché molti anni fa, due genitori preoccupati per il futuro della loro figlia decisero di donare al Comune di Empoli la casa di famiglia, in modo che la figlia Carla potesse continuare a viverci insieme ad alcune amiche e dopo di Lei altre persone con disabilità.
Il tempo è passato, ed oggi Casa Arrighi ospita cinque persone che convivono stabilmente con il sostegno di assistenti familiari e di un animatore. La casa presenta le caratteristiche di una civile abitazione, vicino al centro cittadino.
Il modello al quale ci siamo ispirati è quello della “famiglia”, presso la quale i ragazzi tornano ogni giorno dopo i propri impegni quotidiani (lavoro, centri diurni, volontariato, attività sportive).
“Casa Arrighi è casa mia” “La famiglia che mi mancava” Stiamo bene insieme anche quando non facciamo niente”: sono questi alcuni pensieri degli abitanti di Casa Arrighi, a conferma che si può trovare il senso della FAMIGLIA in modo diverso, ma sempre importante.
In casa le persone con disabilità possono vivere e scoprirsi in una reale autonomia abitativa, con la possibilità di dedicarsi a diverse attività, quali l’orto, la cucina, le pulizie della casa.